Abbiamo realizzato una pavimentazione multistrato per una azienda farmaceutica, la Truffini & Reggè, la quale si è specializzata nello sviluppo e produzione di Integratori Alimentari, Alimenti a fini medici speciali e Dispositivi medici.
I pavimenti che necessita un'industria farmaceutica, sono rivestimenti la cui caratteristica principale è quella di garantire la massima resistenza agli agenti chimici, una grande igienicità, una conseguente facilità di pulizia ed infine una semplice manutenzione. La particolare conformazione dei pavimenti per industria farmaceutica fa si che possa essere garantita una resistenza più elevata rispetto ai pavimenti tradizionali. Ciò va a influire positivamente sul passaggio dei mezzi meccanici, sulle abrasioni in caso di contatto con liquidi o prodotti aggressivi e anche sul calpestio quotidiano. In sostanza i pavimenti per industria farmaceutica sono molto più resistenti alle “aggressioni chimiche”, rispetto a quelli tradizionali e possono garantire performance elevate.
Che tipo di lavoro è stato realizzato quindi?
Per l'azienda Truffini & Reggè abbiamo realizzato un pavimento multistrato il cui rivestimento ha uno spessore tra 1 e 3 mm realizzati tramite la sovrapposizione di più strati di polimeri termoindurenti alternati a strati caricati con polveri di quarzo che conferiscono proprietà antisdrucciolo e di resistenza meccanica. Poiché lo spessore è ridotto, l'applicazione di questo tipo di pavimentazione non richiede adeguamenti delle porte, degli infissi o delle altre strutture esistenti, offrendo una soluzione rapida per il ripristino delle pavimentazioni industriali.
L'intervento iniziale ha previsto una preparazione del pavimento con la tecnica della pallinatura. Questa è semplicemente una delle più efficaci tecniche di preparazione delle superfici prima dell' applicazione di un rivestimento. È ormai assodato che una corretta preparazione del sottofondo comporta almeno il 60% del successo e della durabilità di un pavimento industriale. Il perfetto ancoraggio di un rivestimento al suo sottofondo non è solo frutto dell’utilizzo di materiali di qualità e di una corretta posa ma anzi, frutto di un supporto adeguatamente preparato e depolverato.
La pallinatura avviene tramite macchine pallinatrici che utilizzano graniglia metallica di diametro millimetrico per intervenire meccanicamente sulla superficie da trattare. Il grado di pallinatura dipende da tre elementi:
la quantità utilizzata,
la velocità di avanzamento.
Queste tre vengono impostate in fase di lavorazione al fine di ottenere il profilo desiderato.
La pallinatura, basandosi sul principio della sabbiatura, permette quindi di avere una superficie perfettamente trattata anche in corrispondenza di crepe, cavillature, giunti e dislivelli, l'ideale per un ambiente industriale.
A seguito della pallinatura e dopo aver pulito il pavimento ed eseguito la stuccatura delle crepe, si procede alla rasatura della superficie mediante un primer a base di resine epossidiche. Questa fase permette di creare un aggancio ideale per le applicazioni successive. La rasatura serve a regolarizzare la superficie, mentre lo spolvero di quarzo si intende proprio gettare a mano sul pavimento questo tipo di minerale. Quest'ultimo ha varie funzioni: dall’aumentare la resistenza della superficie, al favorire qualità anti-grip, fino al ripristino di superfici danneggiate.
Una volta che l'asciugatura è avvenuta, si passa alla rimozione accurata del quarzo in eccesso (solitamente mediante utilizzo di monospazzola con disco abrasivo o in rete) e all' aspirazione.
Anche in questa fase ritroviamo la rasatura, il che significa, rendere omogenea la superficie su cui poi si andrà a lavorare. Si procede eliminando ogni imperfezione come vecchie tracce di pittura o altri materiali residui come colla che possono generare delle granulosità fastidiose. In questo caso l’intervento consiste nell’applicazione di un rivestimento continuo pigmentato, a base di resine bicomponenti epossidiche, interponendo uno o più spolveri di quarzo, di diversa granulometria, tra uno strato e l’altro. Questo trattamento rende la pavimentazione antipolvere, impermeabile, resistente all’abrasione, resistente agli urti e al transito di carrelli gommati. Lo spessore finale è di conseutudine compreso tra 0,5 e 2,5 mm. (in funzione del numero degli strati e della granulometria dell’inerte).
In questa fase invece lavoriamo con una miscela di resina e quarzo con pasta colore, conferendo impermeabilità e un colore di base.
La rasatura è un processo di finitura dei pavimenti, come in questo caso, che viene effettuata attraverso l’utilizzo di un materiale pastoso e capace di rendere la superficie completamente liscia. Attraverso la rasatura si prepara dunque una base iniziale sufficientemente adeguata alle applicazioni che verranno effettuate: questo processo di finitura ricrea infatti sulla superficie una porosità ottimale alle ulteriori e successive fasi della lavorazione.
Arrivati all'ultima fase della lavorazione di un pavimento in multistrato, abbiamo la finitura a rullo.
Questa permette di ottenere una pavimentazione con le caratteristiche stabilite dal contratto e dalle esigenze del cliente come ad esempio: colore, grado di rugosità, resistenza chimica e molte altre.
Contattaci un nostro esperto sarà lieto di darti una mano.
Noi e terze parti selezionate (come ad esempio Google, Facebook, LinkedIn, ecc.) utilizziamo cookie
o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come ad
esempio per mostrati annunci personalizzati e non personalizzati più utili per te, come specificato
nella .
Chiudendo
questo banner con la crocetta o cliccando su "Rifiuta", verranno utilizzati solamente cookie tecnici.
Se vuoi selezionare i cookie da installare, clicca su "Personalizza". Se preferisci, puoi acconsentire
all'utilizzo di tutti i cookie, anche diversi da quelli tecnici, cliccando su "Accetta tutti". In qualsiasi
momento potrai modificare la scelta effettuata.